Grandi lavori all'Isis
Volontè dove sono aperti in contemporanea tre cantieri che dureranno
fino ad aprile. Il corso turistico spostato nel vicino Itis. E qualcuno
si lamenta
Un cantiere per la sicurezza. Un cantiere per il restauro. Un cantiere per l'ammodernamento.
L'Isis Carlo Volontè di Luino dal luglio scorso si sta sottoponendo a un lungo e complesso lavoro di restauro: «Ci sono diverse opere in atto - spiega
la preside insediatasi il primo settembre scorso,
Lorena Cesarin -
Uno è dedicato alla villa che è sottoposta ai vincoli delle Belle Arti. Si deve intervenire per la sua messa in sicurezza ma anche per il restauro di alcune parti. Poi si è partiti con lo
scavo di una vasca di raccolta dell'acqua dove attingere in caso di incendio. Infine
c'è il cablaggio dell'intero edificio dato che partecipiamo al progetto "Generazione Web"».
«
Questi lavori erano attesi da anni - ricorda il
presidente del Consiglio di Istituto Danilo Formentini
- La villa, soprattutto, aveva bisogno di interventi urgenti. La
Provincia ha messo in cantiere opere anche superiori alle nostre attese.
Siamo quindi ben contenti che ci siano questi disagi perchè, alla fine,
avremo una scuola davvero bella e funzionale».
I diversi cantieri si sono aperti nel luglio scorso, appena finiti gli
esami di maturità. Il costo è di circa 400.000 euro.
Dureranno sino ad aprile,
salvo contrattempi, come quello che ha già bloccato lo scavo per la
realizzazione della vasca di raccolta dell'acque, perchè le ruspe si
sono imbattute nella roccia.
Gli operai lavorano solo di pomeriggio,
per non interferire con le lezioni, salvo una piccola squadra che sta
completando le opere di messa a norma del piano terra: « Abbiamo
liberato totalmente un piano affidandolo alla ditta appaltatrice -
racconta la preside ( a destra nella foto) - finito quel piano, i
ragazzi saranno spostati e si procederà con la messa a norma di un altro
piano. Poi si interverrà sulla villa, negli uffici amministrativi,
senza creare interferenze con la vita della scuola».
Un'organizzazione del lavoro rispettosa della didattica, pare. Eppure qualche lamentela c'è. Riguarda soprattutto
i ragazzi dell'indirizzo turistico che sono stati "sfrattati" e mandati nella sede poco distante dell'itis. Cinque classi "delocalizzate" per permettere i lavori di restauro: «
la preside non ha avuto scelta e ha operato nel modo migliore - assicura il
professor Rocco Mancuso,
responsabile della sicurezza - All'itis hanno trovato una
sistemazione ottimale: ci sono alcune aule vuole, spaziose, le stesse
che lo scorso anno vennero occupate dal liceo scientifico Sereni.
Il percorso turistico è stato scelto perchè era il meno complicato da spostare:
i geometri, per esempio, hanno bisogno di laboratori sopeciali. Se i
disagi sono legati alla distanza maggiore, non ci vedo problema dato che
i mezzi pubblici ci sono. Se, invece, è una questione di ambiente,
invito tutti coloro che lamentano problemi a venire a controllare di persona la sistemazione degli studenti».