MARGHERITA GASPERINI: una testimonianza

La signora Margherita Gasperini, nata a Cuvio il 4 maggio 1925, aveva meno di diciotto anni quando iniziò  la guerra. La sua storia, come la storia di tutti coloro che l'hanno vissuta in prima persona, ci fa riflettere sui valori della vita e sulla condizione umana messa a dura prova negli anni del regime fascista-nazista. 

Per combattere questa situazione gruppi di volontari e di fuggiaschi   diventarono partigiani nella speranza di vedere  liberata la patria. Un'impresa difficile nella quale furono indubbiamente aiutati da altrettanto coraggiose staffette e famiglie, che li sostennero portando loro cibo, armi o messaggi,  nascondendoli  alle perquisizioni dei nemici e sfamandoli.  Come i Gasperini, una numerosa e povera famiglia di contadini, che non negò il proprio aiuto ai volontari.

Tra le figure del San Martino, ci viene raccontata dalla Sig.ra Margherita la storia di Luigi Lotti, uno dei tanti giovani saliti al monte e sceso ormai defunto. Il Lotti non fu nè un comandante, nè i libri di storia portano il suo nome; proponiamo questa storia perchè,   essendo una come tante altre, rende proprio l'idea di ciò che accadeva nel periodo della Resistenza. Il racconto ci ha trasmesso, attraverso i passaggi che dettarono la morte di questo giovane milanese, la paura e l'amarezza che derivano dall' impotenza, dalla violenza gratuita, dalle torture e dal disprezzo per la vita altrui.

I frammenti di Storia che questa donna ci ha narrato, ci hanno trasmesso  i valori della solidarietà che va dal dividere il companatico con i partigiani, al toccante episodio delle due madri, del coraggio che nasce da momenti così difficili.

 

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