STORIA DI PARTIGIANI - Luigi Lotti

Bruno, Luciano e Luigi  sono alcuni dei  partigiani nascosti in una casa a "Vico", dove sono raccolte delle armi. Sono giovani, alcuni inesperti: succede ad esempio che un ragazzo diciannovenne per sbaglio muove la linguetta di una bomba a mano. Fortunatamente Bruno, reduce dalla Russia, se ne rende conto, e butta la bomba fuori dal paese, dove non può far danni.   Ma l'esplosione attira l'attenzione del maresciallo, che va a controllare. L'uomo trova le armi ma non li denuncia, "parla come un padre" e li invita a "sparire" dato che saranno uccisi dai  tedeschi se verranno scoperti.
I giovani hanno paura. I tedeschi nei paesi sono sempre di più. Luigi Lotti e Luciano decidono di rifugiarsi al San Martino. Bruno li raggiungerà.

( audio :Salgono al San Martino )

I villeggianti e altri, sospettati di essere partigiani, vengono sequestrati dai tedeschi e portati nella chiesa di Rancio. Documenti storici testimoniano che in realtà tutti gli uomini e i ragazzi della zona ( dai 12 ai 65 anni) furono rinchiusi nelle scuole o nelle chiese dei paesi fino alla conclusione della battaglia di San Martino, per evitare sorprese durante la fase d'attacco.   Margherita ogni giorno si reca in questa chiesetta per portar del cibo, ma i tedeschi le impediscono di vedere i prigionieri e "ritiran loro il secchiello".

I tedeschi intimidiscono la popolazione, nel caso specifico Margherita e Rosetta, con frasi tipo "partigiani Kaput".

(audio : Partigiani Kaput)

"... Viene che han fatto la guerra... " il monte è accerchiato, il   bombardamento, lo scontro aperto. A valle, nei paesi  la terra trema, i vetri delle case tremano.

(audio : La terra trema)

La situazione precipita quando il luogo viene bombardato e i ragazzi, a cui si aggiungono un padre e un figlio, vengono presi a Cuveglio in seguito alla segnalazione di "una donna che ha fatto la spiata" e uccisi. Vengono portati al cimitero di Cuvio.

Alla notizia, Margherita corre al cimitero, ancora chiuso,  per sapere di chi si tratti. Spiando dal buco della serratura, riconosce l'amico Luigi  da un dettaglio: "uno scarpone che portava slacciato...", si ricorda che,  quando gli dava da mangiare in casa Gasperini, li portava in quel modo.

(audio :  Gli scarponi )

Il cimitero apre e la moglie dell'uomo che, insieme al figlio, si era unito ai partigiani, sta arrivando. Il marito ha la gola tagliata, il figlio ha una grossa ferita al fianco "... una caverna da qui... a qui". Un' altra madre,la signora Dora, che ha perso il figlio in Africa, per risparmiarle il dolore di vedere le persone amate massacrate, mette una sciarpa intorno al collo dell'uomo, lava la ferita del ragazzo, vestendolo poi con  pantaloni puliti.          

(audio : Le due madri )

 

Al San Martino alcuni partigiani riescono scappare con il colonnello attraverso le  gallerie (che risalgono alla prima guerra mondiale) ... per il resto" è una strage". I morti sono tanti; la gente dei paesi riporta le salme dei propri cari "a casa", gli altri, quelli che "non li han riconosciuti" vengono riportati "su, al sacrario ... e sono ancora sepolti lassù".

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