La Resistenza in Italia

L'Italia, sotto la guida dittatoriale del fascismo, era rimasta sino all'8 settembre 1943 alleata del Reich nazista di Hitler. Nel Paese la Resistenza nacque e si sviluppo` quando , caduto il regime fascista il 25 luglio 1943 e firmato l'armistizio con gli Alleati l'8 settembre dello stesso anno, le forze politiche antifasciste chiamarono il popolo a raccolta per cacciare i fascisti e i tedeschi. Questi ultimi occuparono in pochi giorni il Paese, disarmando e deportando poi nei lager 700 mila soldati italiani.
Non si tratto`, per l'Italia, di continuare una guerra perduta, bensi` di cominciare una nuova guerra di liberazione sia dall'occupante tedesco che dai fascisti repubblichini. Costituirono il movimento di Resistenza forze diverse tra loro per orientamento politico e impostazione ideologica, ma unite nel comune obiettivo di conquistare la liberta`; i maggiori partiti antifascisti costituirono il Comitato di Liberazione Nazionale cui venne attribuita la direzione politica della lotta. I nazifascisti sin dall'inizio scardinarono centri politici e operativi, catturando e torturando membri e responsabili del movimento, e, con estesi rastrellamenti, attaccarono in montagna i primi nuclei armati e le prime bande partigiane. Gia` nei primi giorni dell'occupazione tedesca seguita all'8 settembre 1943, reparti militari avevano reagito al tentativo di disarmo da parte dei tedeschi. Anche se si tratto` di azioni sporadiche, di limitata rilevanza e votate all'insuccesso, furono significative d'uno stato d'animo e di una volonta` che andavano estendendosi tra la popolazione. Un esempio furono le Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre 1943).
Al Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), che aveva sede in Milano, vennero attribuiti i poteri di "Governo straordinario": esso fu quindi riconosciuto quale governo di diritto dell'Italia settentrionale in quanto mandatario del governo nazionale di Roma. Vaste zone vennero sottratte nella primavera-estate del 1944 all'occupazione tedesca e fascista e sorsero "Zone Libere" nelle quali agirono governi democratici provvisori; ma esse non ressero a lungo, poiche` vennero ancora attaccate dai tedeschi, specie nell'estate e nell'inverno del 1944, quando l'avanzata alleata si arresto` all'Appennino tosco-emiliano. Nell'aprile 1945 furono in grado di riprendere l'offensiva che ando` sempre piu` intensificandosi e che, fondendosi con il piano insurrezionale predisposto dal CLN, consenti` di liberare le maggiori citta` del Nord prima ancora dell'arrivo della V Armata statunitense e dell'VIII Armata britannica.

PER UNA VISIONE "CRONOLOGICA" DEGLI AVVENIMENTI
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